Il Marchese D'Arago, grande giocatore della Roulette francese, in un suo libro dal pretenzioso titolo Come ho dominato queste macchine, fa eco ai moltissimi altri autori sostenitori della massa uguale e dice ripetutamente di avere, con questo metodo, ottenuti risultati talvolta straordinari, di avere tenuto il colpo talvolta su tre o quattro tavoli contemporaneamente fino a strappare gli applausi agli altri clienti presenti.
Brummel Lord George Bryan, re dell'eleganza, protagonista mondano in Inghilterra del XIX° secolo, era uno sfrenato giocatore abituale nei due club White's e Brook's, di cui era socio. Una volta vinse 25 colpi di seguito ai dadi contro un birraio che osò sfidarlo con un primo colpo da 25 ghinee.
Lord George Bryan Brummel è entrato nella storia dei casinò inglesi e del gioco dei dadi grazie a questa fortunata serie di colpi vincenti.
Una leggenda lega il nome del filosofo Blaise Pascal al gioco della roulette europea.
Pascal (1632) avrebbe un giorno ricevuto da un su amico una ruota della fortuna cinese.
Essendo Pascal appassionato di matematica oltre che di filosofia, studiò con attenzione il modo in cui i numeri si ripetevano nel gioco.Per questa ragione cominciò a cercare le leggi che governavano l'uscita dei numeri e migliorò la ruota per fare sì che non vi fossero influenze meccaniche o resistenze che influenzassero la casualità dei risultati.
II tipo intuitivo è un giocatore che si aggira in piedi per il casinò come un'anima in pena, non sa resistere all'invito del croupier, messieurs, faites vos jeux.
Il giocatore intuitivo gioca a casaccio e le sue puntate non hanno nesso logico perchè non sono proporzionate fra loro e quindi i colpi vinti, talvolta in numero superiore a quelli perduti, possono non essere sufficienti a coprire il suo deficit.
Proviamo a delineare l'identikit del giocatore ideale della roulette. Forse e proprio lui l'individuo che dovremmo prendere spunto e imitare.
Alla roulette non si tratta di conoscere le leggi del caso o di applicare la matematica superiore, si tratta di conoscere le cose più elementari che, quando si ignorano, fanno precipitare nell'incoscienza, e gli incoscienti, come in tutti i fatti della vita, sono i più temerari. Ma anche la prudenza eccessiva può essere dannosa.
Caterina II Imperatrice di Russia dal 1762. Amante di molti uomini ma anche delle lettere, delle scienze, dell'arte ma soprattutto del gioco d'azzardo.
Alla sua corte, infatti, i tavoli della roulette erano sistemati persino nelle cucine, per accontentare gli chef, e ci si giocava qualche schiavo.
Caterina seconda è stata una grande Zarina che con le sue opere ha segnato per sempre la Russia. Ma era anche schiava del gioco e del vizio. Lei poteva tranquillamente permettersi tutto, non aveva certo problemi di soldi.
Come affrontare l'uscita dello zero alla Roulette: presentiamo la strategia di gioco adottata dal famoso sistemistica spagnolo Garcia, quando gli capitava di opporsi all'uscita dello zero al gioco della roulette francese.